Scienza, castelli e fiabe. Capitolo quinto.

La mattina del quarto giorno ci svegliamo con il suono del ticchettio della pioggia sopra le tegole, mi affaccio alla finestra e osservo il marciapiede lucido di pioggia. Nessuno fuori sembra farci caso ma del resto a questo ci eravamo già abituati in Olanda.
"Mamma piove, Mamma piove, si va al Museo!!!" grida Aj saltando improvvisamente sul letto. Mi sembra di sentire Pollyanna con il suo bellissimo gioco della felicità ma è proprio così, nous allons visiter le Musée Le Vaisseau!
Alle 10:00 siamo di nuovo a Strasburgo, già in fila alla cassa per fare i biglietti per questo straordinario centro di scoperta delle scienze e delle tecnologie dedicato ai bambini dai 3 ai 15 anni. Ci liberiamo di zaini e giubbotti lasciandoli nel comodissimo armadietto all'ingresso e siamo liberi di sperimentare, giocare, bagnarci, inventare ma soprattutto imparare giocando.
La prima attrazione che colpisce il piccolo scienziato memore delle ore di divertimento passate alla Città dei bambini di Genova è il Cantiere ed anche questa volta Babbogiramondo è coinvolto nella costruzione di un grande e solido palazzo.
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La struttura di questo Museo è per certi versi simile al suo compagno di Genova ma devo ammettere che gli spazi sono forse più ampi e le attività meglio organizzate. La struttura è divisa in quattro settori tematici "scoprire gli animali" , "il mondo ed io" , "i segreti dell’immagine" e " io invento" .
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Oltre al cantiere con mattoni di gommapiuma, carrette e con tanto di gru le attrazioni più amate da mio figlio sono state le Mani in acqua dove muniti di grembiulone si travasa, si chiudono dighe si riempiono contenitori , il tappeto volante dove saliti a bordo ci si osserva in uno schermo mentre si sorvola la città aiutati anche dalla suggestione di un getto d'aria che simula il vento e molti degli esperimenti scientifici. Confesso che anche io e mio marito ci siamo fatti un bel giretto sul tappeto volante! E ancora macchine che costruiscono scatole, animali "da provare", un computer per divertirsi a cambiare testa e un grandissimo spazio dedicato all'universo. Spettacolare la grande macchina per imparare la posizione dei pianeti attraverso una pallina-pianeta da inserire nel cerchio giusto, Aj l'ha adorata.
All'interno del Museo c'è anche una apposita area per pranzare, con Menù per bambini dai bellissimi nomi che ricordano pirati e principesse e con tanto di sorpresa.
Unica nota dolente il numero elevato di persone che dopo pranzo nonostante fosse Martedì (Attenzione il Lunedì il Museo è chiuso) è cresciuto in maniera smisurata è ha allungato notevolmente i tempi di attesa delle attività più richieste.
In ogni caso ne siamo usciti contenti e naturalmente il mio neoscienziato felice e soddisfatto.
Nel frattempo non piove più e allora il cielo ci regala uno spettacolo meraviglioso!
il cielo dopo un temporale lungo la Route des vins alsaziana
Dalla Route des vins , sentinella del passato, si scorge abbarbicato sulla roccia ad un altezza di 750 metri, lo splendido Haut-Koenigsbourg. La sua vocazione era quella di sorvegliare le strade del vino e del grano al nord e quella dell’argento e del sale da ovest a est. Questo splendido castello domina maestosamente tutta la piana d’Alsazia e attratti irresistibilmente saliamo per godere anche dell'insuperabile vista sui Vosgi , il Reno, la Foresta Nera e persino sulle Alpi.
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Per arrivarci percorriamo parte del sentiero a piedi, in salita, la temperatura cala bruscamente tra gli alberi, ci stringiamo nei nostri giubbotti scaldati però dall'emozione della visita e crogiolandoci nell'atmosfera tipicamente medioevale di questo luogo testimone di un passato turbolento. Mentre saliamo indossiamo le vesti di una Dama e dei suoi cavalieri e la visita diventa un gioco emozionante!
E dopo questo viaggio in un atmosfera magica e fatata non poteva mancare una sosta al villaggio più fiabesco d'Alsazia per una passeggiata tra i vicoli incantati e l'irrinunciabile cena alsaziana.
Ribeauvillé ci accoglie con la grande statua di un pifferaio che a Aj fa ricordare subito la bellissima fiaba di Hamelin. Ma attenzione, qui non si parla di topi, sentite un po'...
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La leggenda narra di un signore della città che, incontrando in strada un pifferaio disperato per aver perduto il proprio strumento, attorniato dalla sua famiglia in lacrime terrorizzata dalla fame incombente, gli regalò una borsa di monete, dimenticando subito l'episodio.
Qualche giorno dopo arrivò al castello un grande sorpredente corteo,capeggiato dal pifferaio che suonava uno strumento tutto d'oro, composto da tutti i possibili artisti ambulanti: suonatori di trombe e tamburi, menestrelli, domatori di orsi, di cani, di gatti, di scimmie; insomma tutta la straordinaria corporazione degli artisti ambulanti, che veniva a nominarlo proprio re, in segno di gratitudine per la sua generosità.

Ed è proprio da allora che tutti gli anni musicisti ed artisti di strada arrivano ogni anno a Ribeauvillé per la festa dei menestrelli , un grande corteo folkloristico, una bellissima tradizione di musica medioevale che si tiene la prima domenica di settembre.
Mentre racconto la bellissima storia a Aj ci divertiamo a scovare tra le strade le statue dei musicisti e... perchè no anche quella del suo personaggio preferito!!
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Ribeauvillé è veramente un luogo incantato che sembra nato apposta per raccontar fiabe, per giocare, per sognare.
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E poichè un vero viaggio non può dirsi completo senza assaporarne la tradizione attraverso il dolce senso del gusto eccoci seduti alla tavola di un bel winstub di campagna per godere delle gioie di una Pizza... alsaziana, la Flammekueche .
Si tratta di una pasta sottile ricoperta di una sorta di panna ,cipolle e lardelli e servita su di un tagliere di legno. Noi abbiamo provato anche quella al formaggio, divina!
Questa sorta di pizza viene cotta ad una temperatura molto alta e la cosa meravigliosa è che non appena la finite ve ne portano immediatamente ancora!!
Anche questo giorno si è concluso splendidamente, perchè come diceva Virginia Wolf, uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene,se non ha mangiato bene.
Bonne nuit Alsace, à demain...

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Informazioni pratiche:
Per informazioni sulla Festa dei menestrelli clicca qui
La ricetta della Flammekueche la trovate qui (E' nel programma delle nostre cose da fare:))
Per orari e tariffe dell' Haut-Koenigsbourg clicca qui
Per orari e tariffe del Museo Le Vaisseau a Strasburgo clicca qui

Commenti

  1. Il tuo racconto di viaggio è sempre più avvincente, e come una bella fiaba vorrei arrivare al lieto fine e vorrei allo stesso tempo non finisse mai ... Bacioni, buon week end

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  2. MA che bel blog! Non lo conoscevo! Adesso ti metto nei feed.

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  3. sei bravissima!! complimenti!! per le foto , per come racconti, lo so mi ripeto, ma mi piace tantissimo, se uno ha anche solo un po' di voglia di visitare i luoghi da te descritti ora non puo' fare a meno di non andarci!!
    grazie!!
    grazie dele informazioni delle favole, di tutto insomma!! :)

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  4. ma come fai a programmare il viaggio ? scusa la curiositá, ma scopro attraverso di voi, sempre delle mete un pó particolari, che di solito non sono le piú segnalate, quei luoghi che di solito si vanno a visitare perché si abita nella zona, e si é avuto tempo di conoscere un pó in particolare il posto

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  5. @Beta: sei veramente dolcissima, un buonissimo weekend anche a te e alla tua bellissima famiglia.

    @M di MS:Benvenuta e grazie! Mi fa molto piacere!

    Alleg67:ti giuro che mi sono commossa, non puoi immaginare quanto mi faccia piacere. Lo so sembra banale e a tutti piacciono i complimenti ma, e forse chi fa blog lo sa bene, se si scrive è perchè comunque in qualche modo si pensa di voler trasmettere qualcosa. Io ho una grande passione per l'arte di viaggiare e quando si ha una passione così grande la si vorrebbe condividere con il mondo in terra. Sapere che anche solo un pochino si è contribuito ad accendere la voglia di viaggiare per me è un risultato enorme e una grande soddisfazione. Perciò grazie ancora cara e ripetiti quanto vuoi :) ogni volta che mi sentirò giù verrò a rileggere i vostri commenti, grazie.

    @estrellazul,cara estrellita è una domanda molto difficile la tua ma proverò a risponderti. Innanzitutto ogni viaggio e ogni programmazione è diversa. Ci sono viaggi che nascono percaso, come questo in Alsazia dopo che avevo visto alcune foto su un blog, viaggi che ho fatto da sola e che vorrei rivivere con la mia famiglia, destinazioni di cui magari ho sentito parlare casualmente o di cui ho letto su qualche rivista. Insomma ogni decisione, ogni viaggio ha una sua storia.
    Lo stesso per la programmazione.
    cerco di essere sempre informata su un posto (e internet è una fonte meravigliosa per trovare l'introvabile) ma non c'è in alcun modo un programma giornaliero. Tutto è lasciato un po' al caso a quello che ci va di fare quel giorno, in base al tempo, allo spirito e a ciò che attrae mio figlio. Quando viaggio però tengo sempre gli occhi aperti.E chiedo. Si sono una rompiscatole, chiedo al negozio del pane, chiedo alla gente per strada e ovviamente anche all'ufficio turistico. Pensa che una volta sono venuta a conoscenza di una interessantissima meta grazie ad una gelataia di Vicenza.
    E poi faccio sempre caso alle coincidenze. ad esempio quando eravamo in Alsazia siamo andati una giornata a Friburgo in germania. Non c'ero mai stata, avevo pensato di andarci perchè ne avevo sentito pasrlare ma poi alla fine non mi ero informata. Arrivati in città sono andata all'ufficio turistico e sbirciando i volantini mi è caduto l'occhio su un orologuio a cucù. Così tornati in Italia jo cominciato a informarmi sulla strada degli orologi che sarà sicuramente un viaggio che faremo. Questo per farti capire che tutto nasce sempre da un particolare o almeno ciò avviene spesso. Poi ammetto che mi piace essere informata, perciò leggo tanto (compreso libri ambientati nel paese) e leggendo si sa, si scoprono tante cose...
    Il fatto poi è che sono una che si lascia entusiasmare da poco. Normalmente ciò che mi spinge a optare per una destinazione è un qualcosa di specifico, più che il paese stesso. Mi basta un ponte, una leggenda che scopro su un castello, un palazzo, un paese che mi incuriosisco e mi lascio prendere. Non mi vanno le cose banali. Sono capace di non andare in un paese solo perchè odio l'idea che ci vadano tutti. Insomma non credo di essermi spiegata ma il discorso è un po' lungo e forse adesso sto farneticando:)
    L'argomento comunque mi interessa moltissimo, magari ci torniamo su con calma.
    La fortuna che ho è quella di avere una famiglia che si lascia coinvolgere da questo entusiasmo. mio marito si fida di me e se gli chiedo di guidare per 800 chilomtri in un giorno solo per vedere una statua, o un tram, o un castello lui ci sta.
    Per concludere dico solo che ci sono delle cose, anche piccole nel mondo che da sole valgono un viaggio. Mi infastidisce chi dice che non vale la pena, per me se si sta bene insieme e se c'è qualcosa da vedere o da scoprire vale sempre la pena.Se poi tutto il resto è meraviglioso come in Alsazia, beh allora, allora si vola!
    Un bacio grande e goditi questi giorniinsieme con la tua famiglia.

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  6. l'acqua, che mistero per i bambini!

    qualche sett fa siamo stati alla Cité des Sciences con la piccola (x la piccola!). Stessa scena. Grembiulone, maniche girate e acqua fino al pannolino...
    :)

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  7. Che bello questo diario a puntate!
    Per come racconti le tue esperienze di viaggio verrebbe davvero voglia di mettere due cose in valigia e ..partire!
    E' sempre un piacere leggerti.
    Ciao, Giuly

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  8. @daniela: Hai proprio ragione, l'acqua per i bambini ha sempre un meraviglioso fascino. A volte basta un contenitore pieno e due bicchierini per travasare e loro sono felici. Lo dico sempre che dovremmo imparare da loro!!
    @Giuliana: grazie sono veramente contenta che questo "polpettone" piaccia!! un bacio grande!

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  9. che bello questo viaggio. mi fa venir voglia di partire subito!!! ciaoooo

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  10. @a casa di clara: sono contenta di trasmettere questa voglia di partire. Un saluto e grazie!

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  11. ciao!
    sto organizzando una vacanza in Alsazia a dicembre. Consigli il museo Vaisseau per la mia bimba che ha solo due anni?

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  12. I haven't met a writer as good as you are. Two thumbs up for a great job!

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