Salviamo gli omini del semaforo.

omini del semaforo a Berlino
"Mamma guarda che buffo quell'omino?"
"Quale omino?
"Quello"
"Ma dove?"
"Lì sul semaforo Mamma, l'omino del semaforo!!"

Finalmente lo vedo, "l'omino del semaforo".
Leggermente grassottello, con un gran cappello in testa e un incedere gaio quasi saltellante.
Non facciamo in tempo ad attraversare che già spunta l'altro, rosso e fiero della sua responsabilità, vigile e attento non lascia adito a dubbi.
Fermatevi!


Passeggiando per Berlino non si può fare a meno di notarli davanti a qualche crocevia, quasi cinquant'anni e non li dimostrano.
Gli ampellmann non sono però solo dei buffi indicatori luminosi ma ancora una volta un simbolo di ambiguità tra due anime divise da un muro. Consumismo contro oppressione...
Il 13 ottobre 1961 nella capitale della DDR era stato presentato il primo semaforo per pedoni volto ad arginare il pericolo di incidenti dovuto all'aumentato traffico stradale.

Lo psicologo Karl Peglau, incaricato del progetto affermava che gli utenti del traffico hanno una maggiore capacità di rezione se si trovano davanti a simboli simpatici.
Gli omini divennero ben presto oggetto di culto, raggiunsero il loro scopo e si dimostrarono validi aiutanti nell'educazione al traffico per i bambini, comparendo ora come disegno animato ora come immagine sull distintivo per gli scolari che dimostravano diligenza.
Portachiavi, stampini, album da disegno, gli omini si fecero strada dal semaforo all'intera città.
Poi cadde il muro e insieme  a tanti altri oggetti caratterizzanti la vita dell'est anche gli omini del semaforo erano destinati a sparire.
Le autorità, i politici, i tecnici del traffico dell'Ovest non li volevano e nel 1994 cominciò la sostituzione con quelli più classici.

Gli omini rimasero però nel cuore dei berlinesi e quando  nel 1996 un famoso designer industriale si prese cura di loro creando dai vecchi semafori inutilizzati delle lampade rosse e verdi cominciò la resistenza.
Alcuni cittadini si batterono contro l'eiminazione di uno degli ultimi simbili della DDR, si fondò un Comitato per salvare gli omini del semaforo, i media si occuparono della questione e i politici non poterono ignorare la cosa.
Gli omini vinsero la loro battaglia e nel 1997 tornarono al loro posto. Il rosso ancora vigile e fiero, il verde gaio e saltellante, forse l'unico caso in cui il regime socialista mostrava un intenzione libertaria e permissiva:
Và, berlinese, và e attraversa la strada.
Puoi.

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