Tintagel. Sulle orme di re Artù nel regno di Camelot

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A Looe il paesaggio è ancora dolce.
Uno dopo l'altro si incontrano pittoreschi villaggi circondati da fiori selvatici e fitte siepi che nascondono la vista del mare.
Dobbiamo raggiungere l'altra parte della costa, quella settentrionale e procediamo lentamente verso l'interno incontro alla brughiera. I campi lasciano il posto a paludi e colline di granito, castelli medioevali e chiesette avvolte nella nebbia. Un luogo desolato che invita a fantasticare di fantasmi e mostri, come quello di Bodmin, una grande creatura nera simile ad un gatto.

Ci fermiamo per un pasty caldo al leggendario Jamaica Inn. Anche se oggi tutto è cambiato da quando Daphne du Maurier ci ha ambientò il suo romanzo, basta allontanarsi di qualche metro per sentire ancora strani venti soffiare nel nulla.
Poche miglia più a Sud si raggiunge un piccolo lago, la Dozmary Pool dove secondo la leggenda sarebbe stata gettata Excalibur dopo la morte del Re.

Sazi di cibo ed emozioni proseguiamo  il nostro viaggio tra storia e leggenda inseguendo il profumo del mare, passando tra case con il tetto d'ardesia e incantevoli sale da tè.
Fino a Tintagel, dove secondo la tradizione sarebbe nato Artù.
Il suo spirito aleggia ovunque. Nelle insegne di negozi e Ristoranti che circondano la piccola strada principale, nelle armature gettate sui marciapiedi ma anche nei giardini delle case dall'atmosfera straordinariamente tetra e suggestiva.
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Poi tutto scompare e la strada prosegue diritta per qualche centinaio di metri fino all'imponente Camelot Castle, una dimora perfetta per restare immersi nella suggestione di un luogo che rievoca un passato leggendario.
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Un valletto dall'accento squisitamente british ci accompagna con le valige su per le scale del castello, lanciamo uno sguardo alla tavola rotonda inoltrandoci in bui corridoi coperti da tappeti e avvolti da un'aria un po' sinistra.
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La stanza è enorme, abbellita al centro da un massicio letto a baldacchino in legno scuro che si riflette sugli specchi della toilette in stile francese accanto al camino
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E poi lo vediamo, ciò che l'edificio di fine ottocento aveva tenuto nascosto alla vista, dal vetro di una finestra, l'oceano...
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Sorpresa, stupore, paura, meraviglia, incanto, un misto di emozioni si affollano nel petto ed esplodono in  lacrime che accarezzano inevitabilmente le pelle. Ora è tutto chiaro. Gli idilli di Tennyson, la pittura di Turner, le note che Elgar compose proprio qui, nella stanza 103. E' un luogo che ispira meraviglie...

Storditi da tanta selvaggia bellezza scendiamo nella sala da tè, ma non prima di aver provato l'ebrezza di sedersi alla famosa tavola.
Il gusto inebriante del cream tea davanti alla magia delle scogliere che si tuffano nell'Atlantico.
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Ma è ora di indossare le vesti di valorosi cavalieri ed esplorare a piedi le rovine del maniero in cima all'altura, là dove la leggenda vuole abbia vissuto il re dei miti anglosassoni.
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Scegliamo il sentiero che scende dal castello, costeggia il mare per poi arrivare allo sprone roccioso separato dalla terraferma per mezzo di un ponte e una ripida scalinata.TintagelDSC_0456

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L'aria comincia  a farsi frizzante ma la magia del luogo è tale che non sentiamo il freddo, nè gli spruzzi delle onde che battono la roccia.
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Ora è tempo di giocare, tornare bambini, rivivere l'affascinante storia di Artù, di Avalon, della bella Ginevra e del prezioso Merlino la cui grotta si nasconde giù tra le scogliere.
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Ai nostri occhi le rovine divengono uno splendente palazzo, gli uccelli  oscuri messaggeri, un  sasso il magnifico trono.
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E'merito della suggestione o forse solo il miracolo della fantasia.

Approfittando della bassa marea entriamo nel'antro buio, nascondendoci ora in un angolo ora in un altro, sfruttando ogni angusto rientro scavato nella roccia. Quando usciamo le nuvole hanno coperto interamente il cielo e un pioggia sottile comincia a cadere rendendo il terreno scivoloso e l'avventura più ardita.
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Prendiamo una jeep e poi facciamo l'ultimo tratto a piedi.
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E' già il  tramonto quando raggiungiamo Camelot e stanchi, bagnati ma vittoriosi ci fermiamo a godere di un'ultima magia .
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Mano nella mano, la felicità scolpita negli occhi e il cuore traboccante di emozioni...

Informazioni pratiche:
Domani troverete la mappa della zona e tutte le informazioni pratiche per vivere qualche giorno da sogno in un questo luogo dal fascino inimitabile.



Commenti

  1. è fantastico...grazie a te sto scoprendo posti meravigliosi! grazie!
    Vale

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  2. Belloooooo Dani è una favola che voglia di andare a vedere con i miei occhi io ho sempre amato fin da piccola la storia di Re Artu
    Un abbraccio Simo

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  3. Tintagel...Igraine...Morgana...Artù.
    Che meraviglia!
    Mi affascina forse ancora più di Camelot. Forse perchè per me Artù sarà sempre "Le nebbie di Avalon".
    Una meraviglia di viaggio Dani!

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  4. @Mami: Grazie, mi fa davvero piacere!
    @Sybille: Si, lascia senza fiato... Un abbraccio mia cara, presto avrò molto bisogno di te e dei tuoi consigli. ti scrivo.
    @Simona:Che ne dici allora, il prossimo viaggio?ce lo vedo bene Andrea vestito da cavaliere che si arrampica sulla collina! Un bacione a dopo.
    @Rocciajubba:"Attenti a ciò che desiderate perché potreste ottenerlo". Una delle mie frasi preferite!;-)

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  5. Quanto mi piace questo post!Io adoro le storie di re Artu!Mi fai sognare:-)

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  6. miaq madre mi parlava del proprietario dell'albergo come di un attempato signore, con una spiccata passione per la pittura, tanto da tenere una sorta di "permanente" in un'ala del castello, ma aperta solo agli avventori e solo quelli che voleva lui.. Carattere british ovviamente.. :))

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  7. Geniale questo blog! L'ho trovato davvero interessantissimo! complimenti!

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  8. molto bello questo post io sono stato in questo hotel hotel benessere a ortisei www.laperlahotel.info e ho fatto anche li in zona delle belle escursioni devo dire! ma nell mondo ce tante belle cose da vedere!

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