Un mondo di gesti

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Senza  ombra di dubbio le mani rappresentano la parte più versatile del corpo.
Anche nel silenzio possono tradire le nostre emozioni. Sudano quando siamo nervosi, tamburellano mentre riflettiamo, si alzano per arrendersi o per difendersi, si incontrano nei saluti.

Uno studio recente ha dimostrato che le aree del cervello deputate a elaborare il linguaggio sono coinvolte anche nei movimenti delle mani.
Le mani non stanno mai zitte, si muovono, chiudono, avvicinano, assumono forme diverse per rendere la comunicazione più efficace.
E se i gesti accompagnano quotidianamente le  parole nella sicurezza della nostra casa,  i messaggi che inviamo al mondo dal corpo assumono maggiore rilevanza quando si viaggia in un paese dove non si conosce la lingua.
Senza la parola come strumento fondamentale di comunicazione l'uomo torna ad essere primitivo e i gesti e le mani diventano strumenti fondamentali per comunicare. Sventolano nei ristoranti per cercare di spiegare la forma di una pietanza, si allungano ad indicare un oggetto piuttosto che un'altro, strusciano di fronte alla bancarella del mercato per chiedere: "Quanto costa..."
Si tramutono in gesti che secolo dopo secolo sono diventati per noi perfetti sostitutivi delle parole. La stretta di mano, la strizzatina d'occhio per segnalare un segreto condiviso tra due persone, le dita che si uniscono a formare un cerchio, il gesto ormai mondiale per dire ok, daccordo, va bene, ci sto.
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E' affascinante pensare come ognuno di questi movimenti abbia una  storia, un passato, un segreto nascosto che, attenzione, è diverso per ogni paese.
Questo causa talvolta problemi di omomorfia, stesso gesto, significato diverso, responsabile di fraintendimenti spesso anche profondi.
Se tenere le mani in tasca  da noi è indice di semplice informalità,  in Turchia e in Cina è un segno di assoluta maleducazione.
In un mondo sempre più intercomunicante può essere perciò utile quanto divertente conoscere ad esempio i diversi modi di salutare...

Questo modo di rendere comprensibili per se stessi gesti e segni è veramente da qualsiasi punto di vista più nobile, soprattutto a causa della sua antichità, perché è vero che l'uomo è nato muto e sordo e, prima di saper ascoltare e poi parlare, vede molto prima e inventa azioni e gesti  Brancato  Dario. "Towards the Definition of a Standard: Spoken and Non-Verbal Language in Early Modern Italy." University of Toronto.
Isole Hawaii Aloha
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I navigatori spagnoli che arrivarono per la prima volta sulle isole Hawaii cercarono di fare amicizia con gli abitanti invitandoli a fare una bevuta insieme. Da allora si saluta così:
il braccio alzato in alto, il pollice teso verso la bocca, il mignolo in aria, le altre dita piegate e la mano viene fatta ondeggiare.

Popoli esquimesi
Nei paesi molto freddi i gesti di contatto sono difficili da praticare per la grande quantità di abiti indossati.  E dunque ben venga il saluto con la pacca sulla spalla.

Il saluto dei Maori, Lapponi e Beduini
Un tempo si avvicinava il naso all'altra persona per sentire dal suo odore se stava bene. Oggi qualcuno si saluta ancora così, avvicinando per tre volte e molto velocemente la punta dei nasi.
 
Saluto arabo
La mano tocca il torace, poi le labbra e infine la fronte.
Il messaggio che si vuole trasmettere è quello Ti do il mio cuore, la mia anima, il mio pensiero.

Malesia
La persona che saluta si prende le spalle con le mani incrociando le braccia sul torace.
In alcuni paesi non è educazione toccare l'altra persona, e perciò si abbraccia sè stessi con l'intenzione di offrire l'abbraccio all'altro.
Taiwan
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La mano destra copre il pugno sinistro e poi le due mani premono contro il cuore.
E' un gesto di grande rispetto che viene spesso compiuto nei confronti delle persone anziane.

Giappone:
Il corpo si piega in avanti dal bacino con le mani e gli occhi abbassati.
In Occidente è rimasto nel teatro quando gli attori si inchinano al pubblico che applaude. In Giappone è invece ancora una forma normale di saluto. Più importante è la persona più profondo sarà l'inchino.

 
E dunque facciamo questo gioco insieme ai nostri bambini. L'occasione per parlare di diversità e di uguaglianza tra i paesi in modo divertente.
Per imparare giocando e magari contibuire a che questi gesti millenari non scompaiano a favore di archetipi validi in tutto il mondo.
Perchè sono  assolutamente a favore delle culture che si mescolano, felice del prendere il meglio le une dalle altre, ma non mi piace pensare che un giorno scendendo da un aereo mi debba ritrovare a salutare un arabo, un cinese, uno svizzero e un esquimese nello stesso modo. Schiaffeggiandosi reciprocamente la mano sollevata, come fossimo tutti dei giocatori di pallacanestro...

Commenti

  1. Bello e molto interessante questo post... adorabile il piccolo modello! Un abbraccio alla moda italiana...

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  2. What a beautiful and thoughtful post. Grazie.

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  3. I codici gestuali mi hanno sempre interessato tantissimo..
    Tra tutti poi ho sicuramente un debole per lo shaka hawaiano e lo spirito su cui si fonda.

    Grazie per il post e buona giornata!

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  4. Grazie per averlo condiviso,
    davvero interessante,
    ciao,
    Amalia

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  5. Bello questo gioco, davvero molto interessante!!!
    Grazie!

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  6. Bello questo post, davvero interessante!
    Bella idea il gioco, devo ricordarmene appena Filippo ha l'età per farlo. Grazie! ;-)

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  7. Assolutamente concorde con ciò che scrivi. Condivisione non significa omologazione ma conoscenza e rispetto.Nonchè attenzione alle diverse sensibilità senza avere la presunzione di essere il centro dell'universo.
    Buona domenica.

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  8. Anche a me la gestualità e il linguaggio delle mani piace molto. Spesso mi soffermo a guardare come le persone le muovono e le usano. Pensa che due giorni fa ho fotografato il pugnetto di mio figlio 3mesenne che mi stringeva la maglia mentre mi dormiva in braccio.

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  9. Quante cose si possono dire con le mani...quando il Sabato e la Domenica mattina ci ritroviamo tutti nel lettone per le coccole, ci piace intrecciare le mani, scrutarle ed accarezzarle...i nostri bimbi adorano confrontare le lori mani con quelle di mamma e papà..ed è impagabile guardare il loro viso illuminarsi di felicità perchè le vedono diventare sempre più grandi...come sempre i tuoi post sono un ottimo spunto per fermarsi a riflettere..

    Grazie e Ciao
    Francesca

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  10. Veramente molto interessante questo post!!! Mi piace tantissimo imparare cose nuove!

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  11. CONDIVISIONE: per chi fosse interessato ad approfondire questo interessante e cruciale argomento, si vedano testi o articoli specifi sulla COMUNICAZIONE INTERCULTURALE...un saluto a tutti

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  12. Bellissimo post.
    Cercavo il saluto arabo e ne ho scoperti tanti altri grazie a te che non conoscevo.
    Ciao e grazie.
    Curvy Mom

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